Febbraio 2015. Sono fiducioso, ho trovato il meccanico dei miei sogni. Specializzato in sospensioni e raffinato meccanico e, soprattutto, esperto di Buell. Come prima cosa si procede con il ripristino delle flange per le ruote a raggi e la creazione di nuove piastre per le sospensioni. Ricordo al meccanico la mia intenzione di partecipare al Wheels & Waves 2015 di giugno e quindi vorrei intervenire sull’impianto elettrico e qualche piccolo dettaglio per non rallentare troppo i tempi. “Non ci sono problemi, sai quanti impianti ho rifatto….”, vengo rassicurato. Oltretutto la frase, che ho già sentito molte volte nella mia vita, è preludio di cattive notizie, ma sono fiducioso. “Mi ci vuole una settimana di lavoro per la parte elettrica , non ti preoccupare”. Rimango fiducioso.Nonostante i primi ritardi nella consegna delle nuove flange e piastre, un mese a causa di un fantomatico disguido nella spedizione dei pezzi, rimango fiducioso, e inizio a creare il mio personale layout. Parte la ricerca di pezzi particolari per dar forma al mio sogno, sella, strumento e una presa d’aria che mi piacerebbe montare al posto dell’airbox. Nella mia testa tutto procede a gonfie vele, ma c’è qualcosa che non mi lascia tranquillo. Passano le settimane e la moto rimane come congelata su un ponte di lavoro. Ad ogni mia domanda vengo rassicurato ma vedo passare molte moto e la mia sempre in attesa di attenzione. Ammetto che il lavoro è particolare, ma il mio “aguzzino/meccanico” continua a rassicurarmi e, addirittura, a fare l’offeso se metto in dubbio la sua parola. Fino a quando, a metà Aprile, gli chiedo se riuscirò a portare a Biarritz la moto. “No, ci vorranno ancora 3 mesi di lavoro prima della conclusione del progetto”. Non sento più nulla, vedo la bocca del “meccanico/aguzzino” che si muove ma non sento alcun suono. Ci sono ricascato. Sono esausto e deluso, però, visto che è il terzo meccanico che vede la mia Buell, cerco di restare con tutte le mie forze e decido di continuare. Andrò a Biarritz con la mia fidata Mölta (bmw R65 scrambler by Toysgarage ndr). Lo lascio lavorare e dopo un mese la moto è ancora lì. Congelata.Sono un po’ alterato, e da qui parte il monologo “dell’aguzzino”, che non chiamerò più meccanico, su quanto tiene al progetto al quale vorrebbe partecipare attivamente anche con delle idee per la realizzazione….ecc…ecc…Sperando di accelerare gli interventi gli concedo di partecipare al progetto più attivamente e così mi propone lavorazioni al carter motore, foderi forcella e telaio per cambiargli colore, non ci sono problemi, ma i costi? “Non ci sono problemi! Questo è un grande progetto”. Tutto questo porterebbe chiunque a fuggire, ma io resisto. Fiducioso.