Wheels & Waves 2016 _ Artride

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Il secondo giorno ce la si può prendere più comoda. C’è la gara ad inviti di surf e il villaggio è tranquillo, così mi aggiro tra gli stand e ne approfitto per dedicarmi ad un po’ di shopping. La maglietta di Lucky Cat Garage è tra le prime a finire nel mio zaino alla quale seguiranno quella ufficiale dell’evento e qualche adesivo che farà bella mostra sulla mia moto il giorno della gara. Già la gara…..mi aggiro tra alcuni esemplari di moto che parteciperanno allo sprint della Punk’s Peack Race e già da fermi fanno paura e una certa angoscia inizia ad insinuarsi nelle membra.DSC_3741DSC_3755 DSC_3624 DSC_3652 DSC_3665 DSC_3661 DSC_3674 DSC_3689 DSC_3743 DSC_3612 DSC_3621 DSC_3615 DSC_3698 DSC_3731La mattina scorre veloce tra indiani, moto da antitetanica, sculture su due ruote di Ed Turner e addirittura Mr. Roberto Ungaro che apre la tenda Yamaha. Così veloce che è troppo tardi per andare in spiaggia a vedere le ultime surfate ma l’ora giusta per fare un giro in città e mangiare qualcosa con le mie ragazze. C’è da dare un’occhiata al mercato coperto ma arriviamo quando sta per chiudere. Deviamo sul lato e ritrovo un ristorante (bar Jean) che avevo provato tre anni prima insieme agli amici. Decidiamo di fermarci li con estrema soddisfazione di tutti e tre.IMG_9341 IMG_9337 IMG_9340Dopo pranzo una passeggiata fino al faro, in una delle giornate più calde della settimana, ci fa disintegrare le calorie accumulate dal pranzo. Eccoci arrivati, la vista è bellissima e spiego alle ragazze come era organizzato il luogo quando era la base del Wheels & Waves. Ancora mi emoziono al ricordo di quei giorni, alla spontaneità delle persone e a quella sensazione di sentirsi una famiglia. Ma come accade nella vita si cresce e quella spontaneità viene meno. E qui è rappresentata dalle guardie di sicurezza e quel sentirsi spettatore invece di protagonista della storia come era stato tre anni fa.IMG_9345Ma il tempo è tiranno, una passeggiata sulla spiaggia per rinfrescarci, una doccia in camera e via verso Pasaia San Pedro. Alle 19.00 apre Casa Ciriza per l’esposizione Artride 2016. Una volta si teneva a Biarritz ma da quest’anno è stato trasferita in Spagna. La coda di auto non è delle più spaventose mentre, nella direzione opposta, sembra un girone dell’inferno. Arriviamo nella nuova location in mezzo ai capannoni del porto. La prima impressione che si ha è di uno squallore incredibile. Un immenso spazio di terra battuta è stato adibito a parcheggio dal quale si accede, tramite una scalinata, ad una strada che porta a Casa Ciriza. Siamo in anticipo e incontro Marco e Mario di OMT Garage, ci sono esposte le loro due Moto Guzzi realizzate per Lord of Bike e mi raccontano un paio di aneddoti sull’allestimento dell’esposizione nell’attesa dell’apertura dei cancelli. Con quasi mezz’ora di ritardo ci fanno entrare, ci infiliamo per le scale e rimaniamo bloccati. Dopo qualche minuto una ragazza ci supera di corsa e…va ad aprire la porta in cima alle scale che avevano dimenticato chiusa. Bisogna dire che lo spazio è una piacevole sorpresa, diviso su tre livelli questo vecchio magazzino non è niente male. Il piano di mezzo è quello più gremito, ospita il bar, e per un po ospiterà anche me. Ottima birra a due euro. L’ultimo piano ospita una galleria fotografica e alcune moto con tanto spazio attorno, tra cui le Guzzi protagoniste del programma di Sky. Il risultato non è esteticamente premiante ma le attenzioni alle moto da parte dei visitatori non mancano. Di tutt’altro sapore il piano zero, la penombra generale viene tagliata in due dalla luce proveniente dai piani superiori e l’esposizione è un tripudio di moto, di performance calligrafiche, presentazioni di libri e la proiezione di un film sul El Solitario che ha uno spazio lui dedicato. Indian e BMW fanno notare la loro presenza con pezzi di prim’ordine , i primi con una notevole schiera di pezzi da collezione e i secondi con due prototipi da far girare la testa, l’endurance di Präem su base S1000RR e la Motorrad Concept Lac Rose su base NineT.DSC_3763 DSC_3770 DSC_3772 DSC_3781 DSC_3784 DSC_3796 DSC_3806 DSC_3817 DSC_3833 DSC_3838 DSC_3852 DSC_3841 DSC_3873 DSC_3868 DSC_3869DSC_3774Bisognerebbe starci un giorno intero tante sono le cose da vedere, ma dobbiamo affrontare il viaggio di rientro a Biarritz e l’ultima notte prima della gara a Jaizkibel….Se riusciamo ad uscire dal parcheggio.