ICON 1000

Icon 1000 produce abbigliamento e accessori per motociclisti in quel di Portland, cittadina dell’Oregon che, nonostante la vicinanza con il Canada, complice il vicino oceano Pacifico, ha un clima abbastanza clemente verso i motociclisti. Non fa il freddo che ci si aspetta ma comunque hanno una media di 250 giorni di pioggia all’anno. Sarà per questo motivo, o forse perché la città fu fondata dai cacciatori di pellicce provenienti da Vancouver, che i ragazzi, di cui si riesce a sapere pochissimo dalla “rete”, fanno abbigliamento di grande qualità. Ma non solo. A chi ama le special e sta attento a quello che accade in questo variegato mondo non sono sfuggite alcune delle loro special, nate per far da traino al marchio, incredibilmente belle. Come Präem, alias Holographic Hammer, Icon 1000 sono il termometro delle tendenze in fatto di special. La tendenza del “less is best”, che ha contraddistinto la realizzazione di special dai pionieri di Deus ex Machina fino a Roland Sands, sta lasciando il posto allo step successivo, quello introdotto, secondo me inconsapevolmente, da quel matto di El Solitario con la carena “fantasma” della sua Impostor (su base NineT).Almeno in Europa perché, ad essere sinceri, Kochi Fujita di An-Bu Custom Motorcycle ha caratterizzato la sua produzione di special con l’utilizzo di bombatissime carene stile anni 60, quelle dietro le quali Agostini faceva incetta di Gran Premi, in salsa Miyazaki, per intenderci il papà dei manga animati tanto amati dai motociclisti giapponesi.el-solitario-impostor-savage-2

el solitario

custom-yamaha-motorcycle-xs650-anbu-japan-skull-tiger-15

an-bu custom motorcycle

Ma tornando ad Icon 1000 vediamo di cosa sono capaci. Ogni anno in occasione del “The One Show”, il “The Bike Shed” d’oltre oceano che da 7 anni si tiene a Portland, presentano una nuova special. Le loro produzioni sono sempre accompagnate da video realizzati per esaltare le già spettacolari moto che riescono a tirare fuori dal loro magico cilindro….

Major Tom, una Gsxr 750 del 1986 con carena rivisitata, scarico 4 in 1 con terminale Yoshimura, forcella a steli rovesciati del decennio successivo al suo, forcellone allungato e cerchi in alluminio donato da un’Harley Davidson.

BM6U3026

Iron Lung, realizzazione di qualche anno fa, su base Harley 883 del 1991 con cilindrata portata a 1200 cc si ispira alle gare di endurance americane. Con una ciclistica totalmente rivisitata, nuove sospensioni posteriori e avantreno trapiantato grazie a nuove piastre artigianali, la moto sembra un proiettile d’oro pronto a seminare gli avversari sopraffatti dall’ululato del doppio scarico Supertrapp.

iron

La mia preferita? La New Jack su base Katana 1100 cc del 1982. ma merita uno spazio tutto suo.

Mi faccio la special – Prequel

E poi arriva quel giorno in cui sfogli una rivista e incontri questo mondo magico fatto di ferro, olio e ….camice a scacchi. Se non ti vuoi far mancare nulla anche una lunga e folta barba ma, attenzione, questo potrebbe portarti verso una deriva fatta di balsamo profumato, crema contorno occhi e brillantina per scolpire tornanti inimmaginabili su chiome che potrebbero sfidare la galleria del vento. Al di là del contorno che arricchisce questo nostro meraviglioso mondo, quello che mi ha colpito di più è stata l’apparente facilità di crearsi nel garage qualcosa di unico e irripetibile, la tua special. Certo è facile a dirsi, prendi una moto anni 70/80 funzionante, la smonti, mischi dei pezzi presi da moto più moderne e…..ti accorgi che ti sei dimenticato di progettare il risultato al quale ambivi. Risultato, ti ritrovi come davanti ad una scatola di Lego senza istruzioni. Ma come? Se ce l’hanno fatta quei buontemponi di Deus, che non fanno altro che passare le loro giornate sul surf, io non ce la posso fare? Insomma, le fanno anche quelli di ICON 1000!! E che moto. Quindi che fare!? Con il cuore carico di speranze e la mente offuscata da immagini meravigliose di come sarà la tua special ti metti alla ricerca di uno “specialista” capace di dar forma alle tue idee……….e, con il sorriso ingenuo di un bambino, inizi a camminare su una fune fatta di stracci, sospesa su uno strapiombo di centinaia di metri che, sul fondo, è popolato da coccodrilli, piranha, draghi e venditori di contratti telefonici.

Insomma, sono partito da qui.IMG_4309

Cafè Zero

Non è la presentazione di un prodotto Algida o una nuova miscela di caffè che scopriremo stasera, ma di una rivoluzione ormai inevitabile. Se poi ci mettono lo zampino White Collar Bike è chiaro che la rivoluzione è pronta a scoppiare. Alzi la mano chi non vorrebbe una Cafè Racer potente come una Suzuki Hayabusa alla quale fare il pieno alla presa della corrente di casa?zero-sr-2016

Quella che vedete sopra è la Zero SR, modello sportivo della Zero Motorcycle, costruttore di moto elettriche californiano. Superato lo shock dell’assoluta mancanza di un benché minimo rumore proveniente dal motore, quello che non mi spingerebbe a spendere 18.00,00 euro per portarmela a casa è il design. Rispetto alle moto elettriche viste fino ad oggi è la più aggraziata di tutte, ma trasmette poco fascino e pare se ne siano accorti anche a Scotts Valley, tanto che la soluzione l’hanno trovata in Indonesia. Ram Ram Januar ha ricevuto una SR e la prima cosa che ha fatto è stato smontarla completamente tenendo al loro posto solo il pacco batteria, trasmissione con braccio posteriore e telaio. Da una yamaha R1 ha prelevato la forcella anteriore con pinze radiali, ha costruito i cerchi a raggi, realizzato nuove piastre da alloggiare nel telaio e ha ricoperto il tutto con un elegante carena in carbonio. Vista la mancanza del cambio, e quindi della leva della frizione, Ram Ram Januar ha spostato il comando del freno posteriore al manubrio. Il risultato lo vedete qui sotto.custom-zero-sr-electric-motorcycle-8 custom-zero-sr-electric-motorcycle-2 custom-zero-sr-electric-motorcycle-1 custom-zero-sr-electric-motorcycle

Io la comprerei. Il lavoro fatto da Ram Ram Januar ha dell’incredibile, dare credibilità ad una moto di difficile impatto. E pensare che il costruttore non lo fa neppure a tempo pieno. Con un po’ di km di autonomia in più e delle infrastrutture “amiche” la diffusione di moto del genere sarà inevitabile. Per ora i dati di mercato indicano che le vendite annue di Zero Motorcycle sono pari a quelle che Harley Davidson realizza in due giorni. Ma staremo a vedere. E’ la stessa cosa che mi ha detto mia figlia quando ha deciso che mi avrebbe preparato il pranzo realizzando un hamburger senza l’utilizzo del pane. Mi sono seduto a tavola e, fiero di fronte a me, ho trovato un meraviglioso hamburger. Alla mia richiesta di spiegazioni mi è stato detto di provarlo e, a parte la strana consistenza del pane, era proprio buono. Bianco d’uovo montato a neve e messo a cuocere in forno, ecco cosa avvolgeva quel buonissimo hamburger. Una follia? Staremo a vedere.IMG_8764

Massimo Tamburini – The Last Project

Da pochi giorni, a due anni e un mese dalla scomparsa di Massimo Tamburini, è stato svelato al pubblico il suo ultimo progetto. La Tamburini T12. Io lo voglio ricordare con alcuni dei pezzi più belli che ha creato, quelli che, da ragazzino degli anni ’80, mi tenevano incollato alla vetrine dei concessionari o alla tv per seguire le imprese di “King” Carl Fogarty. Dal 1971 ad oggi, con l’inaspettato regalo che ci ha fatto, ha creato capolavori che hanno dettato il design dell’industria motociclistica mondiale, quella delle corse e dei miei torcicollo…..

44_Bimota_HDB1

59_Ducati_Paso_906

C9

ducati-916-z-c285

MV Agusta F4 750S Serie Oro

t12-massimo-2016-6 t12-massimo-2016-9 t12-massimo-2016-21 t12-massimo-2016-5 t12-massimo-2016-20 t12-massimo-2016-1 t12-massimo-2016-2 t12-massimo-2016-3

Grazie

Un Maggio così chi l’aveva mai visto? Part 1

Si conclude la prima settimana di Maggio e, scorrendo i social network, mi sono accorto di una incredibile offerta di eventi per gli amanti delle special. In realtà Anvil Motociclette è già da un mese che, ogni mercoledì in compagnia di The Reunion, raduna una discreta schiera di specialisti alla Sacrestia, in via conchetta 20 a Milano, per bersi una birra e osservare le special altrui.IMG_8687

IMG_8685

Il primo grande appuntamento del mese, il 14 e 15, è al circuito di Monza per The Reunion, evento nato solo un anno fa ma che ha già catalizzato l’attenzione degli appassionati e, di conseguenza, delle grandi marche; saranno presenti BMW, Harley Davidson, Moto Guzzi, Scrambler Ducati, Triumph, Yamaha per il mondo moto più svariati sponsor tra i quali Mini e Tag Heuer. The Reunion è una manifestazione gratuita, registrandosi sul loro sito (http://thereunion.it/registrati), unica gabella da pagare sono 5 euro richiesti dall’autodromo di Monza per accedere all’impianto. All’interno ci saranno stand degli espositori, possibilità di provare alcune moto e musica. Gran finale Domenica con la gara di accelerazione sull’ottavo di miglio (circa 200 metri) sul quale 32 impavidi “specialisti” si lanceranno per vincere l’agognato trofeo.

Per chi vuole un aperitivo di tutto quello che accadrà il 14 e il 15 l’appuntamento è mercoledì 11 dalle 19.00. Cambia la location, il Sugar in Ripa di Porta Ticinese 79. Seguite le coordinate per evitare multe https://www.facebook.com/Anvil.Motociclette/photos/gm.233805106977240/1057220694324183/?type=3&theater

per gli altri eventi, a tra poco…….