Who are Mokka Cycles?

“Just a small team” è quello che c’è scritto sul loro sito. Due ragazzi di Budapest con una profonda passione per le moto cool e, devo dire con sincerità, che le loro realizzazioni non deludono mai, che si tratti di una moto 50 cc o di cilindrata superiore . Li avevamo notati già l’anno scorso, sempre a Parigi, e ci avevano colpito la cura e la raffinatezza dei dettagli che avevano le loro creature, nonostante fossero poco più di un ciclomotore. Quest’anno la stella di casa era indiscutibilmente Mokka Phylia, tubone anni ’80 personalizzato in collaborazione con Zsófi Fenyvesi. Designer, artista, skater, biker, sognatrice, questo è il profilo con il quale si descrive, ha creato Phylia a Budapest. Un contenitore creativo dove realizza personalizzazioni di skateboard, mobili, crea tessuti e opere d’arte con la freschezza e l’energia di una ragazza che strizza l’occhio a tutto il bello che ci ha regalato il design anni ’70. 10 e lode anche quest’anno, non deludono con le moto e, devo ammettere, anche con le collaborazioni.

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Parigi again

Lo so, il rischio di diventare noiosi e un po’ monotematici c’è. D’altra parte a Parigi c’è così tanto da vedere e da fare…..Ad esempio non vi ho parlato della Brigade. Meravigliosa presenza lo scorso anno all’ingresso di Bike Shed, davano conforto agli affamati visitatori con dei meravigliosi vassoietti d’asporto contenenti un letto di gustosissime patatine sormontate da un petto d’anatra alla piastra che non ti aspetti possa essere servito da un food truck.

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Ahimè quest’anno non li abbiamo ritrovati….almeno lì. Anche chiamando a raccolta tutta la parte vegetariana che si cela nella mia coscienza, sicuramente in qualche parte molto nascosta, non potevo andarmene senza assaporare quella delizia, infatti li abbiamo trovati (io e la mia parte carnivora, quella molto più facile da scovare), ma questa è un altra storia……con la quale vi annoierò…..diciamo domani, se ne avete voglia. Vi lascio al video dello scorso anno, mi ha regalato grandi soddisfazioni , 14000 visualizzazioni. I miei amici lo trovano noioso, ma si sà…a Parigi c’è cosi tanto da vedere……

The bike shed Paris 2016 – Il video

La tecnica può migliorare….ma la scusa era buona per provare il nuovo (almeno per me) Husky HJ3M di Big Balance. Un gimbal a mano 3 assi per stabilizzare le riprese con iPhone per provetti filmakers. Non ci crederete ma hanno fatto più domande a me che ai preparatori delle special……più o meno quelle che mi hanno fatto gli addetti alla sicurezza vedendomi entrare con uno strumento che aveva un’impugnatura simile a quella di una pistola.

What’s up

Che c’è, come va. C’è movimento a quanto pare. L’esplosione della bolla delle special non c’è stata, come avevano predetto in tanti, anzi. Siamo stati a Parigi a visitare The Bike Shed, nuova location, nuovo catering e bar, abbiamo ritrovato facce conosciute, a Londra e Wheels & Waves e tante moto. Alcune molto special, altre meno, tutte molto belle e curate ma soprattutto alcune fatte veramente in garage nei week end da ragazzi che fanno tutt’altro nella vita. Come Geoffrey Rabussier che ha preso la sua r65ls, una forcella Kawasaki ZX6R, un retrotreno di un BMW R1150 e con tanta pazienza (3 anni) ha assemblato tutto compreso nuovo telaietto sella. Una delle realizzazioni che mi hanno colpito di più.DSC_3102DSC_3097
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